Cos'è la moda?
Ogni epoca è caratterizzata da un codice che distingue chi è "in" da chi è "out".
Chi va bene da chi è "strano". Questo codice ci impone - di anno in anno - colori, marche, modelli, stili, accostamenti, materiali, finiture. Ci dice come vestire "giusti". Per stare bene, per essere accettabili.
Come direbbe Sheldon Cooper, la moda è una "convenzione sociale obbligatoria".
Ciascuno vuole essere speciale, vuole distinguersi ed essere unico. Ma - per guadagnarsi questa identità - ciascuno deve seguire delle regole che - au contaire -uniformano tutti: vestire nel modo "giusto", portare i colori dell'anno, vestire i marchi più trendy.
E' questo il paradosso della moda.
Gli accessori - nella moda - sono forse quelli che più di tutti segnano e definiscono le diverse epoche. Il comune sentire e il comune apparire in ciascun periodo storico: oggetti vezzosi, caratterizzati da motivi, decorazioni, dettagli, disegni geometrici o astratti, elaborati e raffinati, che ci regalano l'illusione di distinguerci. Di possedere cose "belle". Di essere unici.
La mostra, organizzata da Fondazione Palazzo di Coronini Cronberg, espone la vasta collezione degli accessori di moda appartenuti ai Conti Coronini.
Ed è stata "vestita" da Punktone!
Elementi grafici ripetuti e variamente disposti nello spazio secondo una griglia geometrica, creano motivi ricorsivi quasi ipnotici. Un'illusione ottica. Un gioco di specchi. Un caleidoscopio "eye-catching" che confonde la vista e maschera la realtà.
Ma guardando più da vicino si scopre - solo in un secondo momento - che il motivo grafico è in realtà costituito da piccole riproduzione degli accessori stessi. Disposti in griglie regolari che non lasciano scampo all'occhio.
La moda è un gioco di specchi. Un caleidoscopio che confonde la vista e crea una visione della realtà più bella e colorata. Con la quale pavoneggiarsi ma - anche - dietro la quale "nascondersi".
È un gioco indispensabile?
O è solo superfluo?
